Formazione, scoperte e crescita personale

ATENE – È un viaggio che unisce passato e futuro quello che hanno vissuto in questi mesi decine di studenti calabresi in Grecia, grazie al progetto europeo Behind the Scenes, promosso dal Gal Terre Locridee nell’ambito di Erasmus Plus. I ragazzi, provenienti dagli istituti “Dea Persefone-Zanotti Bianco” di Locri e “Raffaele Piria” di Rosarno, hanno raggiunto Atene per un’esperienza formativa immersiva all’insegna della cultura, della cooperazione e del confronto interculturale.
Prima di loro, venti studenti del Polo Liceale “Zaleuco-Oliveti-Panetta-Zanotti” avevano già tracciato il cammino nella capitale greca. Poi è stato il turno di un nuovo gruppo, desideroso di scoprire non solo la storia millenaria di Atene ma anche le opportunità che la contemporaneità euro-mediterranea può offrire.
La capitale greca come laboratorio di crescita

Il progetto, coordinato in Grecia da Myth Euromed, mette i partecipanti in diretto contatto con istituzioni, imprese e realtà culturali elleniche di primo piano, come Develop Athens, Sustainable City Network, l’Ambasciata d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura e aziende italiane con sede ad Atene, tra cui il ristorante Sole Giaguaro dello chef Giovanni Scaraggi.
«Studiare e formarsi a livello lavorativo all’estero riveste un’importanza strategica nell’ottica dello sviluppo individuale, sociale e dei territori in ambito internazionale», ha spiegato Guido Mignolli, direttore del Gal Terre Locridee. «Un’occasione unica che apre la mente, genera nuovi stimoli, permette di acquisire competenze e di relazionarsi con altre culture, lavorando ma anche divertendosi, dando spazio alla socialità e alla crescita personale».
Dello stesso avviso anche il presidente del GAL, Francesco Macrì, che ha sottolineato come «un tirocinio all’estero strutturato per acquisire competenze rappresenti un tassello importante per la carriera professionale. È una base solida per affrontare le sfide di un mondo in continua evoluzione».
Esperienze dirette e nuove consapevolezze

Molto soddisfatto anche Alberto Cotrona di Myth EuroMed: «La cooperazione è il cuore del progetto. Abbiamo riunito importanti realtà greche con cui collaboriamo da anni, invitando i ragazzi a immergersi nella contemporaneità culturale e lavorativa di una città viva e complessa, dalla quale potranno trarre stimoli utili per il loro progetto di vita».
L’entusiasmo degli studenti è palpabile. Chiara, 17 anni, del liceo linguistico di Rosarno, racconta: «Abbiamo visto da vicino oggetti antichi, come il primo aratro, cose di cui avevamo parlato a scuola. Vederle dal vivo è stato emozionante. I primi agricoltori, la storia… ci siamo sentiti coinvolti e affascinati».
Per Sara, 17 anni di San Ferdinando, è stata «la prima volta all’estero. È servito coraggio, ma mi sento più indipendente. Visitare l’Acropoli è stato emozionante, tutto ha un’atmosfera particolare». Anche Jessica, 18 anni, indirizzo agrario, sottolinea l’importanza di «conoscere un’altra cultura. Questa esperienza ci forma diversamente, ci arricchisce come gruppo e come persone». Ilaria, 15 anni, ha vissuto il distacco dalla famiglia come una sfida: «Non ero mai stata senza mia mamma. Ho imparato a controllarmi meglio e a gestirmi da sola. È una grande lezione di responsabilità». Fortunato, dell’alberghiero di Siderno, è rimasto colpito da «bellezza, tradizioni e cultura. È tutto nuovo, tutto stimolante». E Michele, 17 anni, aggiunge: «È stato bellissimo. Ho conosciuto persone nuove e una cultura diversa. Vorrei davvero tornare».
La Grecia come specchio della Calabria

Tra gli insegnanti c’è chi ha percepito connessioni più profonde. Eleonora Rao, docente di francese presso l’indirizzo alberghiero di Locri, evidenzia: «Questa esperienza è molto responsabilizzante. Molti di loro provengono da piccoli paesi e confrontarsi con una città così dinamica ci aiuta ad ampliare i nostri orizzonti. Ho riscontrato anche analogie nella lingua e nei dialetti, come nel nome della nostra Monasterace, che ricorda Monastiraki di Atene. C’è un legame comune che ci accomuna».
Un’esperienza che, per Sophia, 17 anni, ha avuto un forte impatto personale: «È stato bellissimo sentirmi a casa in un posto così diverso. Qui c’è una mentalità più aperta, meno scontrosa. La storia ci accomuna. Di esperienze così ce n’è davvero bisogno».
Gabriele Pizzo, che insegna lingua e letteratura cinese, condivide: «È stata una sperimentazione anche per me. Insegnare una lingua così diversa aiuta a capire quanto i ragazzi siano aperti al diverso. Qui ho visto in loro una voglia di confronto sincero, più forte che in classe. E questa esperienza con la cultura greca li ha aiutati a scoprire somiglianze che prima non immaginavano».
Atene, una città che si trasforma

Il viaggio degli studenti calabresi è molto apprezzato anche da Ioannis Georgizas, che dirige la Athens Development Agency, l’agenzia per lo sviluppo della capitale greca, nonché la rete di oltre 80 comuni greci chiamata Sustainable Cities: “Questi ragazzi amano Atene, il che vuol dire che molti di loro torneranno, un fatto molto positivo. Per noi significa mostrare una città che non è più quella degli anni della crisi. Una metropoli in grande sviluppo, che ora è anche una meta da city break, non solo un luogo di passaggio, un luogo con grande fermento culturale e economico. Un processo che dura ormai da dieci anni, e i risultati si vedono”.