Emilio Isgrò, Isgrò cancella Isgrò, 2024, 72 libri di cm 17 x 24,7 x 2,5 ciascuno con cancellature in acrilico e oro zecchino
Photo Alessandro Vasari
Courtesy Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma


Dal 21 al 23 novembre, gli spazi luminosi e sospesi della Nuvola di Fuksas torneranno a riempirsi di opere, installazioni e incontri per la quinta edizione di Roma Arte in Nuvola, la grande fiera internazionale di arte moderna e contemporanea che negli ultimi anni ha saputo conquistarsi un posto di rilievo nel panorama italiano. Ideata e organizzata da Alessandro Nicosia, con la direzione artistica di Adriana Polveroni, la manifestazione è promossa da EUR S.p.A. con il sostegno del Ministero della Cultura, di Roma Capitale, della Regione Lazio e il patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione della Città del Vaticano. Una rete istituzionale che conferma la vocazione della fiera a essere non solo un mercato, ma un vero e proprio laboratorio di cultura. Banca Ifis si conferma main sponsor della manifestazione.

La conferenza stampa di presentazione di Roma Arte in Nuvola 2025

Dopo il successo della scorsa edizione, che ha registrato oltre 38 mila visitatori, Roma Arte in Nuvola 2025 si presenta con un programma ancora più ricco e articolato: più di 140 espositori, tra gallerie storiche e giovani realtà emergenti, offriranno una panoramica completa sull’arte moderna e contemporanea, dalle avanguardie del Novecento alle ricerche più sperimentali.

“Roma doveva colmare un vuoto – ha spiegato nel corso della presentazione Alessandro Nicosia – e affacciarsi sulla scena nazionale e internazionale con una piattaforma dedicata al dialogo tra arte moderna e contemporanea, capace di essere un motore per il Mezzogiorno e per tutto il Mediterraneo. E’ una mostra-fiera, non solo per collezionisti”. Opinione condivisa dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, per il quale Arte in Nuvola “somma i due tipi di pubblico, permettendo loro di entrare in contatto con il moderno e il contemporaneo”.
Ed è proprio questa idea di dialogo, tra mercato, istituzioni e cultura, a fare di Roma Arte in Nuvola un evento unico nel suo genere.

Mario Airò, Aurora, 2003, neon, legno, cm 30 x 263 x 13
Photo Roberto Galasso
Courtesy Fondazione MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma
Mostra Gino Marotta. Universo Naturale-Artificiale (in Nuvola), a cura di Andrea Viliani in collaborazione con Archivio Gino Marotta

L’edizione di quest’anno si distingue per la qualità dei progetti speciali, a partire dalle tre mostre-omaggio dedicate a Gino Marotta, Mario Airò e Fabrizio Clerici. La prima, curata da Andrea Viliani e realizzata in collaborazione con l’Archivio Marotta, riporta alla luce l’universo poetico e visionario dell’artista attraverso le sue iconiche figure in metacrilato. Il secondo tributo, a Mario Airò, firmato da Adriana Polveroni, mette in scena il dialogo tra luce e acqua con installazioni che giocano sulla percezione e sulla materia. Infine, Ultra Memoriam, a cura di Giulia Tulino, esplora l’immaginario fantastico di Clerici, maestro capace di fondere pittura, architettura e sogno in un linguaggio unico.

Accanto a queste esposizioni, la fiera dedica ampio spazio alla fotografia contemporanea con la collettiva “Immagini Impossibili”, curata da Arianna Catania, che riunisce oltre cinquanta opere di trentatré artisti italiani e internazionali. Un’indagine sul potenziale espressivo della fotografia, capace di spingersi oltre la dimensione documentaria per diventare spazio di sperimentazione e meraviglia.

Samuel Nnorom, After the pandemic, 2021, African wax print fabric, cm 240 × 520 × 30
Courtesy artista e Primo Marella Gallery, Milano

La Repubblica di Corea è invece il paese ospite di questa edizione, con la mostra Fever State, parte dell’Anno degli Scambi Culturali Corea–Italia 2024–2025, che celebra i 140 anni di relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Sei artisti coreani – tra cui Yun Choi, Minhoon Kim e Yanghee Lee – porteranno a Roma una riflessione sulle intersezioni tra tradizione e contemporaneità, tra materia e digitale, tra memoria personale e immaginario collettivo.

Yuja Kim, Dayoung with Youngjoo, 2025, carta da parati, cm 300 × 375
Courtesy Repubblica di Corea
Mostra Fever State

A confermare il prestigio della fiera è anche la partecipazione di alcune delle principali istituzioni italiane: il MAXXI, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo delle Civiltà, la Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC e il Ministero degli Esteri. Tra le opere in prestito figurano Tre per Tre di Giulio Paolini, Aurora di Mario Airò, Isgrò cancella Isgrò di Emilio Isgrò e La sequenza di Fausto Melotti.

Non manca l’impegno del Comune di Roma, che partecipa con la mostra Le acquisizioni della Galleria d’Arte Moderna dal 2012 ad oggi, un percorso che racconta come la collezione capitolina si sia arricchita negli ultimi anni di opere di artisti come Guido Strazza, Lamberto Pignotti, Elisa Montessori ed Elisabetta Pasqualin Miresi.

Asger Dybvad Larsen, Untitled (Van Gogh cover), 2025, tela, cm 24 x 36
Courtesy Rolando Anselmi, Roma

Accanto alle mostre, Roma Arte in Nuvola propone anche un articolato programma di performance e talk. Tra le azioni performative in programma spiccano Landfall di Sonia Andresano, Try di Marilisa Cosello, Missione Space Y di *Filippo Riniolo – un dialogo surreale tra un artista di ritorno da un’immaginaria missione lunare e il giornalista Corrado Formigli – e L’Eternità di Alix Boillot, riflessione poetica sul pianto umano come ciclo eterno dell’acqua. I talk, invece, offriranno momenti di confronto sulle esperienze immersive d’artista e sul ruolo dei giovani collezionisti nel mercato contemporaneo. Fuori dagli spazi della Nuvola, la fiera si espande nella città con studio visit e itinerari dedicati, coinvolgendo artisti, curatori e collezionisti in un dialogo diretto con la scena romana.

Roma Arte in Nuvola continua così a crescere, rafforzando il suo ruolo di crocevia tra linguaggi, generazioni e visioni. Una fiera che più di ogni altra riesce a raccontare la vitalità di un’arte che non si limita a essere esposta, ma si vive, si attraversa, si ascolta.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *